Era il 2015 ed era per me un periodo buio, per la prima volta in vita mia non avevo stimoli, proprio io che mi ero sempre sentito forte, uno sportivo , l’ amico di tutti, quello che doveva sempre combinarne una che rimaneva nella storia , avevo perso la strada.

Mi rivolsi ad uno specialista che mi consigliò di prendere un cucciolo.

Nella mia vita avevo avuto solo un cane fin da piccolo e dopo la sua morte non avevo più avuto il coraggio di prenderne un altro, mi sembrava un tradimento, però seguii il consiglio e presi Mia una cucciola nera di Labrador. Diventammo inseparabili, mi salvò , ma il destino mi riservò anche altro.

Come per magia , durante le lunghe passeggiate con Mia nelle campagne, iniziai ad incontrare cani in difficoltà. Il primo fu Biagio , un simil Labrador, trovato malato, magro e denutrito. Non sapevo cosa fare , chiedi aiuto sui social postando la sua foto , fui subito contattato dall’associazione del mio paese che mi offrí aiuto dicendo che avrebbero preso Biagio in canile.

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In canile? Assolutamente no, non sapevo com’era un canile, ma istintivamente ebbi una repulsione. Biagio fu poi adottato da una signora ed è rinato, per poi purtroppo venire a mancare per delle complicazioni tempo fa.

Da allora i cani che ho incontrato in difficoltà e sofferenza sono centinaia. Iniziai ad incuriosirmi e ad avvicinarmi al volontariato.

biagio fattizzo korunera
Biagio Fattizzo di Korunera

Un giorno passeggiando con Mia ho sentito tanti cani abbaiare tra mura altissime, un salto, mi arrampico, di fronte a me decine e decine di cani chiusi che abbaiano. Chiamo subito le volontarie per denunciare quello che ho visto…mi rispondono «Biagio quello è il canile, vieni quando vuoi».

Ecco cos’era il canile. Prendo coraggio e vado, entro e dopo qualche minuto scappo via disperato . Che luogo orribile , non ci tornerò mai più.

Ma quei cani mi rimangono negli occhi, non riesco a dimenticarli. Ci torno tutti i giorni a fare servizio, a farli uscire . Ci passo anche le domeniche e le feste, quei cani diventano la mia famiglia. E così divento “Biagio dei cani”.

Odio il canile , amo quei cani .

Da allora passano anni, trovo e salvo cani, non li chiudo in canile, mi attrezzo con un piccolo rifugio per avere un luogo di rinascita e di passaggio, il fine è trovargli una famiglia.

Non riesco a quantificare le adozioni fatte, all’esterno e in Italia, ma ricordo i nomi e le emozioni che ognuno di loro mi ha regalato.

In questi anni mi hanno dato gioia e dolori, ma il bilancio resta positivo, è la vita che ho scelto. Ho trovato la forza di lasciare posti che amavo, in cui non era condivisa la mia stessa idea di benessere animale.

Da questa idea nasce l’associazione Korunera e tutta la sua attività, una realtà ancora giovane , ma piena di forza.

Dalla voglia di aiutarli inizia anche il percorso di educatore cinofilo, troppo spesso i cani definiti inadottabili marciscono in canile.

Per seguire Biagio Fattizzo e la sua Korunera, fai un salto sulla pagina Facebook.

Biagio è stato anche protagonista della rubrica “Che Storia”. Ecco la sua.