I pirati esistono ancora, non indossano il cappello e i vestiti che siamo abituati a vedere al cinema, ma esistono ancora e sono molto più pericolosi di quanto sembri. Sempre che tu non sia Britney Spears.
Forse non tutti sanno che i pirati al largo delle coste Africane temono più Baby One More Time di Britney Spears che una pallottola.
Ma come si è arrivati a questa stranissima conclusione? Tutto parte dall’iniziativa di un ufficiale della marina britannica, Rachel Owens, che sfruttando un sistema di difesa delle navi mercantili basato su delle specie di “cannoni acustici”, spara letteralmente il suono a un volume spropositato verso una precisa direzione, investendolo in pieno. Questo tipo di contrasto serve in primis a segnalare al nemico di essersi accorti della sua presenza, oltre a infastidirlo totalmente con un suono dal volume titanico.

I pirati somali sembra che evitino talmente tanto la cultura occidentale da ritenere questa musica pop pericolosa da ascoltare.
Quando la sicurezza a bordo di una nave mercantile vede i pirati, gli spara sopra un brano di Britney Spears e questi scappano per non ascoltare forzatamente tutto quello. Non perché sia Britney (che tra l’altro fa bella musica), ma perché troppo pericoloso ascoltare quel tipo di musica.

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Vi immaginate cosa vuol dire assistere a una scena simile? Un gommone che si avvicina ad alta velocità per poi tornare indietro appena sente partire Oops I Did It Again, con quel piano iniziale così forte e deciso. Che spettacolo, sembrerebbe di stare in un film.
Quando si teme che una cultura diversa possa minare la propria, l’unico modo per trovare una soluzione pacifica è conoscerla fino in fondo.
Fonte: metro.co.uk