Quando si parla di futuro e fantascienza è difficile che le previsioni riescano a raccontare quello che di fatto sarà il futuro, ci sono stati ad esempio dei film dove gli hacker del 21° secolo venivano rappresentati mentre “delinquono” usando una cabina telefonica pubblica, cosa impossibile ad oggi, sia per la sicurezza dei sistemi che sopratutto per la presenza di cabine telefoniche pubbliche in strada.
Nel 1947 ci fu però un regista visionario che riuscì a fare una previsione talmente realistica, ad oggi, da lasciare a bocca aperta: la dipendenza da smartphone.
JK Raymond-Millet realizzò un film educativo dal titolo Télévision: Oeil de Demain ( Televisione: gli occhi del domani).
In alcune scene, della durata totale di 4 minuti, il regista ricostruisce quella agli occhi moderni è il vero e proprio antenato dei cellulari: una televisione portatile.

Più persone ricevono le curiosità più è alta la possibilità che le condividano.
Scegli come seguire Novabbe.com e diventare parte di tutto questo.
Grazie per il tuo sostegno

È bello notare come JK Raymond-Millet riuscì a prevedere non solo degli accessori portatili con la quale portarsi dietro sport, informazione e molto altro, bensì riuscì a prevedere anche i computer a bordo delle macchine e di conseguenza anche le conseguenti distrazioni che portano.
La tecnologia è un campo talmente vasto che prospettato al futuro rende la visione impossibile a crearsi o prevedersi. Fra non molti anni sarà possibile scaricare un partner virtuale da Facebook così da tenersi compagnia indossando un casco virtuale, ad esempio, la medicina porterà le operazioni chirurgiche a livelli invasivi praticamente nulli, la fame nel mondo e le ingiustizie resteranno sempre, cambierà solo la piattaforma o il device sulla quale leggere della loro esistenza.
L’uomo non è dipendente dallo smartphone, quella è solo plastica, è dipendente dalla visione che costruisce del mondo attraverso l’oggetto che ha in mano. Che si tratti di curiosità, vanità, semplice ozio, non importa, l’importante è averne a quantità spropositate. In un mondo dove i numeri sono più importanti del senso compiuto, i Giga vincono sulle riflessioni.