
Che la pandemia sia portatrice sia portatrice di creatività, oltre che di disagi, è ormai un dato di fatto. Sono migliaia o forse milioni le persone che per riempire il tempo che ad un tratto si sono visti a disposizione a casa si sono inventate di tutto. Dai lavori in casa, al rimettersi a studiare, alle piccole opere artigianali ecc…
C’è voluta una pandemia che privi della libertà di vivere una vita da schiavo dei soldi per far nascere il pensiero che la vera prigione è quel posto dove si mettono i desideri a cui si è deciso di rinunciare. Il tempo non si è fermato con la pandemia, si è fermato solo il modo di viverlo.
Anna Chojnicka è un’artista che all’inizio della pandemia ha provato una tecnica che, col tempo, è riuscita ad affinare ottenendo dei risultati a dir poco sbalorditivi. In pratica disegna sulle banane senza usare nessun tipo di inchiostro o pennello.
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La sua tecnica è un misto di piccoli buchi fatti con un ago, colpi e buccia rovinata con una punta smussata. In questo modo la buccia della banana viene si ammaccata ma in modo controllato, così che l’artista possa creare il suo disegno.

Un fattore importantissimo in questa tecnica è il tempo.

Ogni ammaccatura diventa nera nel tempo, per creare le sfumature quindi è fondamentale lavorare sulla buccia con tempi diversi e con una precisione svizzera. Il risultato di tanta pazienza, precisione e dedizione, dura giusto il tempo di qualche foto da postare sui profili social, poi subito dopo Anna Chojnicka mangerà quella banana senza sprecarla.


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