Ti immagini cosa deve essere la sensazione di incontrare il padre biologico nella vita? Ecco, ora immagina farlo vestito da elfo.

È quello che ha fatto Doug Henning, un uomo di Boston, con un senso dell’umorismo invidiabile che ha incontrato per la prima volta il proprio padre biologico accogliendolo all’aeroporto al suo arrivo.

Nonostante si potrebbe immaginare il momento pieno di commozione, imbarazzo e tensione, Doug ha deciso di trasformarlo in qualcosa di epico, capace di far vedere al padre non solo il fatto di avere un figlio in buona salute e ormai adulto, Doug ha voluto esporre senza limiti e freni la sua gioia esibendola come un bambino.

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Immaginate la faccia del papà biologico quando ha visto, in primis, la felicità del figlio.

Nella vita possono esserci mille motivi che ti portano a prendere una decisione che altrui viene considerata scorretta. Abbandonare un figlio non deve essere un gesto semplice se a dettarlo è la necessità o la volontà di dargli una vita migliore da quella che, disperatamente, si prospetta.

Quando capita di sentire qualcuno che ha abbandonato un figlio è automatico dire “che stronzo”. Ma hai mai pensato che magari lo sapeva già da sé di esserlo e proprio per questo ha deciso di non fare di un figlio una vittima?

È sbagliato abbandonare un figlio, è vero, ma qual’è il nome della persone che nella vita ha fatto tutto in modo corretto?

Non conta solo con chi cresci, contano i valori che la tua mente decide di abbracciare e le meraviglie che i tuoi occhi sono disposti a vedere. Un genitore è una mappa da usare come guida nel viaggio della vita, non il percorso stesso.

Doug Henning accogliendo il proprio padre biologico vestito da elfo e cantando felice la canzone del film Elf (2003) non solo ha donato un momento di memorabilità a suo padre, gli ha donato la risposta che probabilmente un padre cerca per tutta la vita: mio figlio è felice? Si.