Il titolo è ironico, alcuni direbbero roba da clickbait, ma la storia di Frank Hayes è qualcosa che non dimenticherai facilmente poiché risponde a diverse, incessanti, domande sulla vita.

Quando si pronuncia il suo nome, si nomina di fatto l’unico uomo che sia riuscito, in vita, a vincere una gara da morto. Non che la sua fosse un’impresa ricercata, fosse stato per lui non si sa se avesse scelto di morire e vincere o sopravvivere e probabilmente perdere.

Ma chi era Frank Hayes?

Frank Hayes nacque nel 1901 in Irlanda. Quando era adolescente, lui e la sua famiglia emigrarono negli Stati Uniti, era il 1916. Vivevano a Brooklyn e Hayes trovò lavoro come stalliere per l’allevatore di cavalli James KL FraylingHayes si prendeva cura delle stalle, addestrava cavalli e faceva altri lavori, segretamente però manteneva in vita un desiderio su tutti:

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Frank Hayes morto che vince una gara
Frank Hayes e la sua notizia nel giornale del 7 Giugno 1923

Essere lui stesso un fantino.

Frank Hayes ebbe la sua occasione il 4 giugno 1923 al Belmont Park di New York (uno dei circuiti più famosi ai tempi), dopo essere riuscito a convincere il suo datore di lavoro a fargli cavalcare un cavallo chiamato Sweet Kiss. Né Hayes né Sweet Kiss avevano mai corso in una gara prima. Una coincidenza che più avanti avrà il sapore di qualcosa di terribile.

Nonostante le probabilità a suo sfavore, Hayes riuscì a portarsi in vantaggio nel bel mezzo della gara.

Mentre il traguardo si avvicinava, Frank Hayes è stato visto accasciarsi sulla schiena del cavallo, tirando debolmente le briglie con una mano. Molti spettatori hanno pensato che quella posizione fosse un modo per mettersi in mostra, ne giovarono quindi aumentando la gioia quando videro che Frank Hayes e il suo cavallo vinsero la gara.

Dopo aver tagliato il traguardo, il cavallo percorse ancora qualche metro prima di fermarsi, lentamente. Il cavaliere di 22 anni barcollò in avanti, scivolò lentamente sui fianchi e cadde a terra di faccia. Tutta la tribuna stava applaudendo il giovane Frank e alla vista del suo corpo cadere in molti ridettero pensando fosse stato un errore nello scendere dal cavallo. Quando videro che il corpo restava a terra esanime, un silenzio improvviso calò sulla scena.

Frank Hayes era morto.

Apparentemente Hayes era morto per un attacco di cuore causato dalla faticosa routine con cui si era preparato alla gara, insieme all’eccitazione di apparire nella sua prima competizione pubblica, sarebbe stato un vero fantino in gara. Hayes stava cercando di perdere peso per soddisfare i requisiti. Un giornale riferì che era dimagrito da 142 libbre a 130 libbre in pochissimo tempo. La mattina della gara, ha trascorso diverse ore su strada a fare jogging e si è negato l’acqua. Quando salì in sella, era debole e stanco. Fattore che si dimostrò letale.

Ha dato tutto per la vittoria e la vittoria è tutto ciò che racconta la sua vita.

Nel suo necrologio fu scritto:

Morì vittima del suo entusiasmo quasi fanatico e del culto per l’equitazione. Secondo sua madre, Frank era stato interessato ai cavalli dalla sua prima infanzia e la sua più alta ambizione era quella di essere un fantino, ed era entrato nel campo contrariamente ai suoi consigli. Era stato impiegato come allenatore per tre anni prima che il signor Frayling acconsentì alla sua richiesta di lasciarlo cavalcare Sweet Kiss in gara.

Ovunque tu sia adesso Frank, sei stato unico al mondo, per la tua vittoria e per la tua morte assieme. Pace all’anima tua.

Ti è andata comunque meglio di Papa Formoso.