Kevan Chandler è una di quelle persone che ha capito perfettamente il senso della vita. Disabile sin dalla nascita, affetto da una rara malattia neuromuscolare, è arrivato agli onori della cronaca per la sua risposta alla malattia. Grazie alla voglia di vivere e al riuscire a non arrendersi, Kevan è riuscito a girare il mondo con lo stesso punto di vista ed esperienza di una persona normodotata, grazie a uno zaino inventato da lui stesso.
Tutto parte da un’idea di Kevan sviluppatasi grazie al supporto dei suoi amici: girare il mondo in spalla ad un amico.

Un’idea che potrebbe sembrare goliardica solo a chi non ci crede davvero nel valore dell’amicizia. In questo caso l’amicizia è servita a due cose principalmente: essere la chiave di successo dell’idea e allo stesso tempo essere il motivo trainante per realizzarla.
Quando hai la fortuna di essere circondato da amici reali, hai la certezza che supporteranno le tue idee abbracciandole come fossero loro. La differenza tra amici e conoscenti si percepisce anche dalla capacità di essere uniti oltre alle proprie convinzioni. Amici sono coloro che ti aiutano a esplorare la vita come fosse un viaggio, presentandoti a coloro che incontrano e condividendo ciò con cui si arricchiscono.

Più persone ricevono le curiosità più è alta la possibilità che le condividano.
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Kevan Chandler voleva girare il mondo insieme ai suoi amici e lo ha fatto, nonostante i rischi enormi (come il veterano che mise la moglie paralizzata sulla sedia carro armato inventata da lui)
Consapevole degli innumerevoli disagi a cui sarebbe andato incontro, Kevan ha dato poco spazio alla preoccupazione in merito alla propria salute in caso di problemi e ha continuato a progettare il viaggio assieme ai suoi amici senza preoccuparsi troppo dei pericoli che avrebbe incontrato. Per fare un esempio breve, se decidi di visitare la grande muraglia cinese e un tuo amico accetta di scalarla con te in spalla, non deve essere bellissimo pensare cosa accada in caso di caduta. Kevan non se ne è preoccupato ed è andato avanti.


Da questa esperienza che definire unica ed entusiasmante sembrerebbe riduttivo, Kevan ha fondato una associazione no profit che ha come obbiettivo quello di rendere possibili i viaggi a persone che hanno il suo stesso problema.
Durante un viaggio in Cina con destinazione un centro per bambini disabili, Kevan ha anche incontrato quella che due anni dopo sarebbe diventata sua moglie. Ci pensi a quante cose nel mondo ti stiano aspettando?

Forte del successo della sua iniziativa Kevan ha perfezionato quello che all’inizio era un progetto tutto personale: la sedia per portare in spalla una persona adulta. Grazie a questa sua invenzione il viaggio “in spalla” oggi è qualcosa di accessibile. Sul suo sito infatti è acquistabile la sedia inventata da Kevan e realizzata insieme ai suoi amici. È personalizzabile, così che tutti possano goderne della comodità, senza barriere particolari. Costa meno di uno smartphone.
Kevan Chandler con questa sua opera ha dimostrato come spesso chi ha tutto nella vita è convinto di non aver nulla, per questo non si crede capace di realizzare quel tutto che di fatto ha ma inconsapevolmente. Siamo fatti per sopravvivere e se solo indichiamo al cervello quella che è una mancanza, esso riparerà con la creatività. Le opere di ingegno sono come l’arte: migliorano la storia dell’uomo.
Non serve essere dei geni per inventare qualcosa che cambi la vita propria e altrui, basta accorgersi di essere qualcosa di più vasto del proprio ego. Condividi il TweetSe vuoi seguire le avventure di Kevan e gli sviluppi della sua iniziativa, ti consiglio di fare un salto sul sito ufficiale o su Instagram.