Viviamo in un mondo che non smetteremo mai di comprendere, questo perché il modo in cui viviamo il mondo è un limite stesso alla sua scoperta.

Un esempio limpido del limite nella scoperta del mondo è l’amore per la matematica. Non c’è materia più adatta ad avvicinare una persona al mistero della vita. Ma cos’è di fatto un mistero se non una domanda a cui nessuno riesce nemmeno ad immaginare una risposta? Non esiste quindi un mistero irrisolto, esistono solo misteri da risolvere con la coscienza che probabilmente la propria vita non basterà a farlo.

Amare la matematica (cosa che personalmente non faccio) significa quindi avere il piacere di osservare il mondo non solo attraverso le sue luci e le sue forme, bensì attraverso qualcosa di molto più celato: le sue regole.

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Il pianeta in cui viviamo è il più grande libro sulla matematica che un uomo possa scoprire.

Esiste una regola matematica che ad oggi non ha ancora una spiegazione completa ed esaustiva. Questo la rende misteriosa e di conseguenza molto affascinante.

Sto parlando della legge scoperta dal linguista George Kingsley Zipf negli anni 30. Ma in cosa consiste esattamente la legge di Zipf ? Per spiegarvelo vi illustro come nacque.

Zipf notò che contando le parole di un testo abbastanza lungo, queste si ripetevano in modo strano. La parola più presente nel testo era presente almeno il doppio delle volte della parola successiva. Zipf per capirlo annotò la parola più usata e il numero di volte in cui era presente nel testo, così scorrendo con le altre parole meno ripetute, fino ad ottenere una vera e propria classifica di parole presenti nel testo (che nel suo caso era in Inglese).

Il fatto che le parole scoperte nella classifica avevano questa incredibile regola (la prima in classifica si ripeteva il doppio delle volte della seconda e così scorrendo) meravigliò il linguista al punto di voler approfondire il discorso e mettere a confronto questa regola con altre lingue che non siano inglese.

Il risultato misterioso, e quindi di conseguenza affascinante, è stato che in tutte le lingue del mondo la legge di Zipf è applicabile. Ecco un grafico che dimostra quanto detto:

Legge di Zipf, quando il fascino della matematica spaventa
Tutte le lingue inserite nel grafico seguono la legge di Zipf in maniera molto simile

Ci pensate al fatto che la matematica, in questo caso, dimostri come essenzialmente non ci siano differenze sostanziali in questo mondo tra i popoli e i loro linguaggi? Cambiano i suoni, i termini, i modi di dire, ma la radice della lingua sembra rimanere sempre la stessa in quanto la legge di Zipf si applica praticamente ovunque.

La matematica ci insegna che l’unica differenza sostanziale a cui credere è quella fatta di risultati diversi dimostrati con un ragionamento logico e applicabile, non di blande teorie partorite con un ragionamento personale e fantasioso. Spaventoso.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Zipf