
“I bambini sono come spugne, assorbono tutto!”. E allora perché non far conoscere loro l’arte della meditazione e la sua fenomenale potenza? In una scuola di Baltimora, la Robert W. Coleman School, hanno deciso di applicare lo yoga e la respirazione come metodo per “punire” gli alunni indisciplinati.

Niente più punizioni dunque, ma sostegno nella ricerca di equilibrio e nel rispetto degli altri. Perché con la meditazione si possono controllare eventuali reazioni esagerate date da momenti di ira, superare momenti difficili, non solo a scuola, ma anche e soprattutto a casa e nella vita.
Non è un caso isolato quello della Coleman School. Anche a San Paolo in Brasile e altre hanno apportato questo cambiamento nella metodologia educativa. E con ottimi risultati!
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Bambini più sereni, collaborativi e ben disposti verso l’aiuto ai compagni.
Perchè è vero, i bambini sono come spugne.
Fanno loro i comportamenti e le reazioni che li circondano. Per questo il classico “una sberla non hai mai fatto male a nessuno” va debellato, rilegato nell’epoca scorsa, dove era il pugno di ferro a farla da padrone, con i risultati che oggi vediamo.
Se usiamo gentilezza e comprensione, educheremo le nuove generazioni ad usarle a loro volta. Lo yoga, il controllo di sé e la ricerca della felicità interiore prima di quella esteriore, potranno veramente cambiare le cose. Partendo anche dagli spazi adibiti all’educazione dei bambini: le scuole.
Fonte : blog.iocambioilmondo.it