Le leggi sono fatte per rendere la convivenza fra cittadini migliore possibile, almeno questo è il motivo primario, seguono poi motivazione di controllo della società e sopratutto garanzia dei diritti comuni. Nel corso della storia però è capitato più volte che situazioni imbarazzanti o irrisolvibile venissero taciute con l’introduzione di nuove leggi studiate apposta.
In Italia non siamo esenti da queste leggi particolari che, per una questione di appartenenza a specifici territori, non tutti conoscono.
Esistono almeno 15 leggi strane in vigore in Italia
La stranezza è dovuta al fatto che in un primo momento non ci si spiega bene il perché di una legge. Per farvi un esempio pratico basta guardare il caso di Falciano del Massico, un comune in provincia di Caserta, che stabilisce il divieto di morte in paese. Ebbene si, se abiti li non ti è permesso morire. Nonostante la bizzarra legge esiste un senso a questa decisione: mettere le mani avanti coscienti della mancanza di un cimitero comunale.

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Se il cimitero non esiste non viene costruito ma viene fatta una legge che prega di non morire in quel paese, perfetto no?
Ecco le 15 leggi più strane in vigore in Italia

Vietato essere un ciarlatano
Una delle leggi più trasgredite di sempre, sopratutto dal panorama politico negli ultimi anni. L’articolo 121 del T.U.P.S. del 18 giugno 1931, terzo comma, vieta il mestiere di ciarlatano.

Vietato giocare a pallone
Ad Eraclea (provincia di Venezia) è vietato andare in giro in spiaggia senza indossare una maglietta, è proibito giocare a pallone, costruire castelli di sabbia, raccogliere conchiglie e prelevare sabbia. Però ci sono anche lati positivi di una vacanza al mare con la famiglia.

Vietato stendere gli asciugamani
A Lerici (Liguria) è vietato andare in giro in costume oltre che stendere gli asciugamani dal balcone o dalle finestre. Il decoro pubblico ha un prezzo alto in questo caso, ti toccherà scendere in spiaggia in cravatta.

Divieto di massaggi ambulanti
Sui litorali toscani e romagnoli, forse esasperati dalla presenza di massaggiatori, hanno deciso di vietare ogni tipo di massaggio da parte degli ambulanti. Qualora si trasgredisca, il relax del massaggio verrà guastato da una multa dai 2 ai 10 mila euro.

Vietato occupare il posto in spiaggia
A Sirolo (Marche) i furbetti del posto in spiaggia non possono occuparlo lasciando un asciugamano o qualsiasi altro oggetto messo li ad indicare che il posto è occupato. O ci sei, o togli tutto. Mi sembra giusto come divieto.

Vietato indossare gli zoccoli
Succede a Capri e Positano (Campania) dove per godere delle bellezze del posto è meglio evitare di indossare zoccoli, specialmente se di legno o particolarmente rumorosi. Diversamente potreste ricevere una bella multa.

Divieto di fuochi d’artificio (escluso il sabato)
Sempre in Campania, per la precisione a Positano, vige il divieto di sparare fuochi d’artificio. Questo per diminuire il rischio incendi, ufficialmente. Di fatto il divieto scompare solo nella nella giornata di sabato dove sembra che l’amministrazione sia d’accordo con madre natura a non far succedere incendi. Il sabato non va a fuoco nulla.

Vietato sostare nello stesso posto per più di 15 minuti
No vale per tutti ma solo per gli artisti di strada. A Sorrento (Campania) sembra che quando fai uno spettacolo in strada devi preoccuparti di due cose principalmente: che sia breve e che non comporti troppi oggetti di scena. Questo perché la sosta in un posto specifico è consentita solo per 15 minuti. Una botta di spettacolo e via…

Vietato sedersi sui gradini dei monumenti
Per arginare l’incuria dei monumenti da parte dei cittadini, sembra che a Brescia abbiano vietato di sedersi sui gradini dei monumenti storici. Se proprio devi sederti da qualche parte scegli una panchina o un marciapiede.

Vietato dar da mangiare ai piccioni
Forse perché non appartengono a razze poco conosciute e affascinanti, ma a Venezia, Lucca e Cesena è vietato dar da mangiare ai piccioni. Al massimo credo si possa invitarli a volare via, per smaltire quello che hanno già mangiato.

Vietato litigare con fidanzati o amici
Se ti trovi a Pordenone e devi risolvere una scomoda questione, sappi che è meglio che scegli di farlo in un posto appartato e al chiuso. Esiste infatti una legge che ti vieta di litigare all’aperto per una motivazione chiara e credo anche giusta: sono vietati gli assembramenti di persone che assumono atteggiamenti o fanno cose che non consentono la fruizione degli spazi pubblici da parte di altri cittadini.

Divieto di baciarsi in auto
Ebbene si, a Eboli quando sei macchina non puoi lasciarti andare in una effusione. Niente baci, nemmeno per finta. Qualora non si riesca a resistere alla tentazione di un bacio bisogna tener pronta una banconota da 500 euro per la possibile multa.

Vietato parlare con le prostitute
Se sei a Sanremo (Liguria) e stai pensando di passare qualche minuto a confrontarti con una prostituta per strada, sappi che è vietato parlare alle prostitute. Immagino già il giorno in cui hanno creato questa legge, intenti a risolvere il problema della prostituzione non legalizzandola ma mettendo una legge che punisce la scusa più diffusa: stavamo solo parlando.

Vietato chiedere l’elemosina
Una legge che fa discutere per un motivo semplice: se vieti a qualcuno di chiedere l’elemosina e lui non rispetta il divieto, gli fai la multa cosciente che non ha soldi per pagarla? Domanda che andrebbe posta a chi, a Lecco, ha introdotto la legge che vieta di chiedere l’elemosina.

Tassa per le paludi inesistenti
Le accise sui carburanti sono ormai argomento noto, ma sapevate che esiste una tassa ancora in vigore per la bonifica delle paludi diventate terre coltivabili (regio decreto del maggio del 1904) ? Peccato che le paludi sono praticamente inesistenti ad oggi. Onesto.