La storia ci insegna che chi ha le armi migliori (non come il silenziatore per carro armato), tecnicamente, ha più possibilità di vincere una guerra. Questa regola però è abbastanza inquietante se si pensa che un arma viene fabbricata solo per un unico obbiettivo: offendere e uccidere. L’uomo, di suo, sa che il suo vicino di casa non sarà mai il primo a deporre le armi, per questo chi più chi meno cerca sempre un modo per avere l’arma più temibile.
Gli americani, in tema di armi, sembrano imbattibili. Durante la seconda guerra mondiale sganciarono la bomba atomica. Durante la guerra fredda inventarono una pistola che non è stata mai impiegata (almeno secondo quanto dichiarato) sul campo, nonostante sul lato omicida fosse geniale.
Era una pistola in grado di procurare un infarto senza lasciar traccia.

Venne alla luce nel 1975, quando a causa dello scandalo Watergate il popolo Americano decise di vederci chiaro sotto ogni aspetto amministrativo del governo. Partirono le indagini su ogni cosa, armi in costruzione o sperimentazione comprese. Vennero così alla luce particolari inquietanti inerenti ad un progetto militare chiamato MKNAOMI.
L’obbiettivo di questo progetto era la costruzioni di armi unite a soluzioni biologiche. Si parlava di avvelenamenti, bombe chimiche e prodotti simili. Tra questa giungla di idee omicide mascherate da scienza e progresso, venne fuori l’idea di costruire la pistola perfetta, ovvero una pistola in grado di uccidere un uomo senza lasciar nessun tipo di traccia.
Il progetto ebbe successo con quella che fu definita inizialmente “nondiscernible microbionoculator”. La pistola sparava un dardo congelato con all’interno un veleno ottenuto dai crostacei in grado di fermare il cuore. La ricerca del veleno perfetto venne affidata alla dottoressa Mary Embree che trasse come conclusione l’utilizzo di un veleno capace di “perdersi” nel sangue ed allo stesso tempo rimanere inalterato se conservato a basse temperature.

L’ottenne usando un veleno ottenuto da alcuni crostacei. Questa non fu la sua unica intuizione in merito alle armi, il suo nome è associato a diverse invenzioni inerenti ad armamenti e oggetti atti a spiare davvero futuristici. Un genio praticamente.
La pistola (secondo alcune testimonianze) non venne mai usata in guerra. Fu sperimentata, con particolare successo, su animali e prigionieri di guerra dell’epoca.
Il funzionamento era semplice e diabolico. Poteva sparare il dardo fino a 100 metri di distanza e per farlo non usava l’esplosione (risultando così uno sparo più silenzioso) del proiettile, in quanto composto principalmente da ghiaccio. Il dardo ghiacciato arrivava sul corpo del malcapitato sciogliendosi in pochi secondo. Il malcapitato moriva dopo pochi minuti per un arresto cardiaco, causato appunto dal veleno entrato in circolo per poi dissiparsi dopo poco tempo.
In questo modo al ritrovamento del corpo sarebbe stato impossibile trovare traccia dell’omicidio commesso. Il dardo, una volta sciolto, lasciava solo un leggerissimo puntino rosso sulla pelle, molto difficile da trovare qualora fosse stata effettuata un’autopsia alla leggera.
All’infuori di ogni pensiero complottista o che verta troppo su una visione catastrofica e insensata, l’uomo da sempre cerca di ottenere il potere attraverso strade sempre più brevi e semplici. L’omicidio perfetto è quella più breve. Fatto con una pistola simile lo avrebbe reso anche semplice.
La speranza è che l’umanità verta verso soluzioni meno tragiche, come la pistola spara lacrime.