Chi ha detto che un ragno e un uomo non possano essere amici?
L’unica cosa, forse, impossibile in tema di amicizia è riuscire a far capire chi è convinto di essere circondato di nemici a farsi aiutare o ad aiutare il prossimo per scongiurare tale convinzione. Umanamente non esistono nemici, esistono solo persone che non sanno godere oltre i propri genitali.
Un esempio perfetto del potere dell’amicizia è quest’uomo che assieme al suo piccolo ragno, che in realtà è una lady, ha stregato il web conquistando milioni di visualizzazioni con un semplice video dove fa vedere come riesce a farsi dare il cinque dalla sua amica ragno.
Nonostante la maggior parte dei ragni crei paure, questo esemplare di ragno saltatore appartenente alla famiglia dei Salticidae sembra conquistare molti grazie al suo aspetto “grazioso”. Di fatto il ragno saltatore, oltre a rimanere piccolo per tutta la vita, sviluppa una peluria sul suo piccolo corpo e ha delle zampe talmente piccole da riuscire ad arrampicarsi sui vetri.
In questo video (che in un certo senso inganna lo spettatore) si vede il proprietario del ragno che riesce ad ottenere un cinque. Facendo una breve ricerca su Wikipedia si scopre in realtà che questi ragni, nonostante la dimensione e il fatto che non siano interessati all’uomo, alla vista di una mano o di un essere vivente molto più grande di loro si dimostrano coraggiosissimi.
Se avvicinati da una mano ad esempio tendono a non indietreggiare e, al contrario di quanto ci si aspetti, provano a sferrare una specie di “attacco” toccando il gigante che si trovano d’avanti con la zampetta.
Il video che vedrete quindi potrebbe essere, in realtà, una specie di fake in quanto un atteggiamento naturale del ragno viene fatto passare come un segno di amicizia, frutto di un ragno “addomesticato”. Non sapremo mai la verità, ma se dopo questo contenuto la vostra curiosità vorrà prendersi i suoi spazi, lasciatela fare e prendete con voi in casa un bel ragno saltatore.
Gli amici sono come le occasioni: ognuno è buono per imparare qualcosa.
Fonti: Wikipedia