Troppi caffè al giorno fanno male, ma difficilmente possono ucciderti. Quello che uccide sono le dipendenze, non le sostanze di per sé, almeno nella maggior parte dei casi. Se bevi tre caffè al giorno ad esempio, è molto difficile che muori. Questa però è un’informazione che è alla nostra disponibilità oggi, nel 1700 no.

È esistito un Re che è rimasto alla storia per uno degli esperimenti peggio riusciti: l’esperimento del caffè del Re Gustavo III di Svezia.

In rete questa storia è raccontata con una deriva di vendetta personale da parte del Re. Si racconta che per vendicarsi di un fatto personale condannò una persona a bere un caffè al giorno, convinto che fosse velenoso, così da poter dimostrare che sarebbe morto bevendolo. In sostanza morì prima il Re del condannato e tutti deridono la questione per la brutta figura ricavata.

Di fatto le cose sono andate diversamente. Stando alla storia ufficiale, raccontata in chiaro su Wikipedia, il Re di Svezia voleva fermare il commercio del caffè in Svezia poiché preoccupato dal successo di questa bevanda tra i suoi sudditi, che ne consumavano quantità secondo lui esagerate. Non poteva proibirlo senza un motivo, così provò a crearselo il motivo e ordinò un esperimento scientifico che dimostrasse quanto fosse velenoso il caffè.

Più persone ricevono le curiosità più è alta la possibilità che le condividano.

Scegli come seguire Novabbe.com e diventare parte di tutto questo.

Grazie per il tuo sostegno

Per realizzare l’esperimento del caffè vennero presi due condannati, gemelli. Uno fu costretto a bere tre caffè al giorno, l’altro tre the al giorno. L’obbiettivo era dimostrare come il caffè avesse ucciso ben presto il gemello condannato, rispetto all’innocuo the.

"Berrai 3 caffè al giorno finché morirai". La condanna, andata male, di Re Gustavo III di Svezia
Re Gustavo III di Svezia

I medici commissionati a sorvegliare l’esperimento, riportandone i particolari, morirono prima dei condannati a morte (probabilmente per vecchiaia). Anche il Re stesso morì a causa di un agguato. I gemelli restarono vivi e per ironia della sorte morì prima quello che consumava the, alla veneranda età di 83 anni, nel 1700.

In pratica furono costretti a restare in prigione ma vivi e vegeti, condannati a bere bevande e restare in salute così che se fosse arrivata la morte, sarebbe arrivata per il caffè e non altro. Una delle condanne più confortevoli di sempre, mai come quelle che puoi scontare nel carcere di Bastoy.

Un giorno forse racconteranno di qualcosa di simile ma con ciò che oggi il proibizionismo prender di mira. Mi conforta pensare che un giorno rideranno come noi ridiamo oggi del ridicolo che in passato venne compiuto in nome di un’idea proibizionista.

Oggi la Svezia è uno dei paesi dove si consuma più caffè al mondo. Re Gustavo III di Svezia starà girandosi nella tomba come una trottola per questo.