Quando pensate a una pubblicità di una ditta di arredamenti, cosa vi viene in mente come prima immagine? Molto probabilmente ad un testimonial perfetto, con la sua dose di trucco e il sorriso smagliante, che passeggia tra i mobili accarezzandoli e illustrandone la bellezza. Fino ad ora le pubblicità, creative o meno, vertevano su questa linea di pensiero.

Poi ho visto una genialata, la pubblicità homemade di Torellini Arredamenti con al centro un concetto incontrastabile: la solidità dei mobili.

Non è nuova l’idea di dimostrare la solidità dei mobili attraverso mezzi come macchine in grado di aprire e chiudere un cassetto migliaia di volte al giorno. Un esempio che molti di noi hanno visto è la macchina che simula la seduta sulle poltrone, così da dimostrare che puoi sederti quante volte vuoi, non la rovinerai facilmente.

Ma questa, dopo aver visto lo spot di Torellini, è praticamente roba da dilettanti. Chi è che si siede con quella grazia e lentezza?

Più persone ricevono le curiosità più è alta la possibilità che le condividano.

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I mobili stanno alla resistenza come un attore pornografico sta alle misure

Ecco che arriva la risposta creativa, e anche un po trash, di Torellini Arredamenti: saltare sui mobili ripetutamente. Perché pensateci bene, oltre allo sbalordimento nel vedere una persona in piedi sui mobili che salta con delle scarpe antinfortunistiche, non vi viene la curiosità di andare a toccare con mano la solidità di questi mobili? A me si.

I mobili sono costruiti con legno massiccio, questo si vede. I costruttori sanno come non prendersi troppo sul serio e amano il lavoro oltre al guadagno che procura, anche questo si vede. Inquadrature che non vanno mai a rendere protagonista l’uomo ma solo i mobili, per evitare protagonismi inutili e distrazioni da quella che è la vera missione: far passare il messaggio che i mobili sono solidi e di ottima qualità.

Puoi studiare marketing quanto vuoi, ma se prima non hai la consapevolezza che la genialità non si impara sui libri, l’unica cosa che riuscirai a far vendere è la noiosa normalità.

Complimenti Torellini.