Durante la seconda guerra mondiale i raid aerei erano un evento che spaventava quasi quanto i terremoti. La violenza arrivava dall’alto ed evitarla era quasi impossibile. Un metodo per difendersi dagli attacchi aerei era riuscire a mettere in salvo più civili possibili avvertendoli in tempo dell’arrivo degli aerei.
Per questo motivo il governo Americano commissionò a Chrysler la costruzione di sirene antiaeree utili a dare l’allarme in caso di attacco.
Nacque così un modello di sirena che ad oggi non ha pari. Si chiamava Chrysler-Bell Victory Siren ed è stato il sistema di allarme più potente mai realizzato nella storia.

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Le dimensioni di questo mostro equivalevano a quelle di una macchina. Pesava 3 tonnellate e per essere azionata aveva bisogno di un motore a benzina da 180 cavalli a 8 cilindri. Un motore simile sarebbe stato capace di generare una spinta d’aria ci circa 7 atmosfere. L’aria veniva incanalata e fatta uscire attraverso delle eliche che ruotando avrebbero dato vita al suono.
L’urlo di questa sirena era qualcosa di spaventoso. Gli operatori che si occupavano della costruzione e della manutenzione della stessa, nonostante indossavano sempre adeguate protezioni acustiche durante i test, lamentavano disturbi come nausea e vomito. Il tutto era procurato dalla potenza sprigionata da questa sirena, capace di far vibrare tutto, nebbia compresa.

La Chrysler-Bell era capace di emettere un suono che arrivava fino ai 138 db (misurato a 30 metri dal cono di uscita del suono). L’aria usciva dalla sirena a una velocità di circa 400 km/h e testimonianze dell’epoca raccontano che il suono era talmente potente e devastante da arrivare a più di 40 km di distanza. Una distanza enorme da percorrere per un suono prodotto artificialmente.
Perchè riusciva a provocare la pioggia?

Viste le sue capacità fu usata per “cancellare” la nebbia. Venivano piazzate delle sirene vicino ai punti dove si ritenevano utili e una volta azionate erano in grado di far vibrare talmente tanto l’aria da condensare le gocce di nebbia e trasformarle in gocce di pioggia che cadevano per terra. In questo modo si poteva usare una sirena simile per allestire, ad esempio, una pista di atterraggio in un campo, migliorandone la visibilità.
L’ultimo esemplare di questa sirena venne costruito nel 1957, nemmeno 20 anni dopo vennero abbandonate per motivi ambientali e di manutenzione. Una potenza tale era capace di sconvolgere il mondo degli animali vicini all’installazione, traumatizzandoli e danneggiandone l’apparato uditivo.

Ad oggi però è possibile vedere qualche cimelio di queste sirene sparse per l’America. Una di esse la potete osservare in cima al palazzo dei vigili del fuoco a Rochester (New York).
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