La Chiesa viene vista per antonomasia come un luogo vecchio e incapace di aggiornarsi. Di fatto la Chiesa non è vecchia, ma conserva la sua storia, che è diverso. La vera età della Chiesa sta scritta sulle carte d’identità dei suoi fedeli.

Ci sono sacerdoti che pur sapendo che dentro di loro non sono capaci di riuscire a guardare il mondo con occhi moderni, provano a fare delle cose “da ragazzi” fallendo miseramente negli intenti e incolpando subito dopo gli stessi ragazzi di non partecipare alle iniziative.

Una cosa che non manca ai giovanissimi è il senso di originalità. Quando sei davvero divertito da un’idea ti seguono, si incuriosiscono e via scorrendo, se invece le tue intenzioni sono solo quelle di usare le loro passioni come esca, può capitare che ti evitino dal principio.

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Per comunicare con i giovani devi essere giovane e questo non è un’impedimento anagrafico, ma mentale sopratutto.

Ci sono poi dei sacerdoti che hanno compreso benissimo cosa significhi portare un messaggio universale com’è la parola di Cristo. Il prete che state per vedere è uno di questi.

Quando pensiamo a Cristo teniamo a mente che la sua parola e poco connessa con i divieti introdotti dalla Chiesa (che nasce molti anni dopo la sua morte).

Cristo non ha mai condannato l’omosessualità ad esempio, non ha mai parlato di divieti nell’uso Marijuana e un’altra cosa che non ha mai vietato e ballare la Techno all’oratorio. Bè sull’ultimo divieto diciamo che è una logica conseguenza storica, ai tempi non esisteva, però visto lo splendido personaggio che era sicuramente non la vieterebbe ai giorni d’oggi.

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Deve saperlo bene questo prete di Bergamo che nel 2015 ha pensato di festeggiare la fine del CRE (Centro Ricreativo Estivo) con una festa con tanto di inserti Techno niente male. Ha praticamente dato vita ad un Technoratorio.

I ragazzi hanno preso benissimo l’iniziativa, ballando, scatenandosi e entrando in una vero e proprio stato di trance collettiva grazie alla spensieratezza, alla musica e alla gioia di stare insieme. Tre ingredienti fondamentali e sani per una comunità felice.

Una mamma (credo) felice di ciò a cui stava assistendo ha deciso di riprendere il tutto e pubblicarlo su Facebook con tanto di didascalia “troppo avanti il nostro Don”. Effettivamente per la visione collettiva che tutti hanno della Chiesa, è troppo avanti, perciò che invece concerne la realtà è nettamente al passo coi tempi.

I miei più sinceri complimenti al Don, a chi ha pubblicato il video e sopratutto ai ragazzi che hanno capito bene cosa significhi “credere in qualcosa”.

Ultimo giorno di CRE .. troppo avanti il nostro Don

Posted by Elena Ghilardi on Friday, July 10, 2015

Che bell’esempio questo Technoratorio.