Cosi Tsutomu Yamaguchi rifletteva sulla sua vita e su ciò che gli è accaduto, per due volte quasi consecutive: sopravvivere allo scoppio di una bomba atomica.
Il 6 Agosto 1945 si trovava per un viaggio di lavoro a Hiroshima. Scendendo dal tram si trovò di fronte ad una scena che non avrebbe mai più dimenticato. Un’esplosione nucleare a 3 km da lui lo stava per travolgere, assieme a tutto il resto, spazzandolo via.
Miracolosamente sopravvive ma l’esplosione gli procura dei danni che lo perseguiteranno a vita. I timpani si distrussero, divenne temporaneamente cieco e la parte superiore del suo corpo presentava ustioni gravi oltre a perdere tutti i capelli. Venne avvolto in una coperta e portato in un centro di raccolta per i sopravvissuti. Passò la notte li poi il giorno dopo si mise in viaggio per rientrare a casa, a Nagasaki.

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Arrivato nella sua città natale, si ritrovò a spiegare ai suoi superiori quanto accaduto e nuovamente, come nel più crudele dei racconti, nuovamente a una distanza simile alla prima volta, una nuova bomba atomica lo devasta completamente, quella sganciata su Nagasaki.
Non fu l’unico a sopravvivere a due bombe atomiche. Negli anni successivi ben 165 persone testimoniarono di essere sopravvissute ad entrambe le bombe atomiche. Ci fu anche uno show televisivo intitolato Nijuuhibaku (Bombardati due volte) dedicato proprio a tutti loro e all’incredibile fortuna avuta nel poter raccontare la sfortuna più grande.
Il 4 gennaio 2010 Yamaguchi è morto di cancro allo stomaco all’età di 93 anni, nella sua città natale, Nagasaki.

Fonte: Wikipedia