Quando si tratta di esperimenti e medicina, vengono sempre i brividi nel pensare cosa possa venir fuori da ogni esperimento. La storia ha visto ad esempio il medico che impiantò due teste a un cane o il medico che voleva risolvere il problema dei maniaci sessuali impiantandogli testicoli di persone defunte.
Sembra che i testicoli hanno sempre affascinato i medici più fantasiosi, come Serge Voronoff.
Una delle presentazioni più sensazionali al Congresso internazionale dei chirurghi di Londra del 1923 fu fatta dal chirurgo francese, nato in Russia, Serge Voronoff. Tre anni rima, Voronoff diventò famoso con i suoi controversi esperimenti di trapianto di ghiandole che, ha affermato, riducevano di un numero significativo di anni l’età di una persona.
Si, hai capito bene. Bastava secondo Voronoff un trapianto di ghiandole per ringiovanire.

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Voronoff iniziò la presentazione mostrando al pubblico riunito di oltre 700 importanti chirurghi di tutto il mondo una serie di foto in cui mostrava gli effetti “prima e dopo” dei suoi trattamenti su molti dei suoi pazienti, tutti tra la metà degli anni Sessanta e la fine anni settanta. Entro quattro o venti mesi dopo il trattamento, le foto mostravano un notevole miglioramento della salute e dell’aspetto. Alcuni dei pazienti cavalcavano, remavano e facevano altre imprese atletiche. Sembrava quindi procedere tutto per il meglio.

Serge Voronoff nacque nel 1866 da una famiglia ebrea nel villaggio di Shekhman, in Russia. All’età di 18 anni, dopo la laurea, Voronoff lasciò la Russia per studiare medicina a Parigi. Lì incontrò il noto chirurgo francese Alexis Carrel. Sotto Carrel, Voronoff apprese le tecniche del trapianto e rimase affascinato dalle possibilità dei trapianti da animale a uomo. Credeva potessero ripristinare il vigore giovanile e persino curare le malattie attraverso un trasferimento di ormoni.
Nel 1889, Voronoff iniziò a lavorare con il fisiologo sperimentale Charles-Édouard Brown-Séquard, anch’egli interessato agli effetti ringiovanenti degli ormoni animali. Brown-Séquard condusse esperimenti su se stesso iniettando sotto la sua pelle estratti di testicoli di cane e porcellino d’India macinati. Tuttavia, questi esperimenti non diedero i risultati desiderati e Voronoff si convinse che gli innesti di tessuto avrebbero prodotto effetti più sostenuti rispetto alle semplici iniezioni.
Nel 1896, Voronoff si trasferì in Egitto dove si interessò attivamente agli eunuchi, studiando queste donne transgender e come la mancanza di testicoli le influenzasse fisiologicamente oltre che psicologicamente. Voronoff notò che questi eunuchi erano spesso obesi, avevano un ampio bacino e muscoli flaccidi e si muovevano in modo letargico. Dopo aver trascorso 14 anni lavorando e facendo ricerche in un ospedale egiziano, Voronoff tornò in Francia nel 1910 per continuare i suoi esperimenti sugli animali, trapiantando organi e tessuti tra diverse specie animali.

Alla fine, Voronoff iniziò a trapiantare organi animali in pazienti umani disponibili. In uno dei suoi primi esperimenti umani condotti nel 1913, Voronoff impiantò la ghiandola tiroidea di uno scimpanzé in un giovane ragazzo francese che Voronoff descrisse come un “pietoso imbecille”.
Durante la prima guerra mondiale, Voronoff divenne famoso per aver eseguito trapianti ossei utilizzando materiale proveniente da amputati in combattimento. Ha anche trapiantato l’osso di scimpanzé su un soldato francese ferito, e questa operazione ha dato al medico l’idea di trapiantare un testicolo di scimmia a un uomo. Voronoff credeva che i testicoli svolgessero non solo il ruolo di un organo sessuale, ma influissero anche sullo sviluppo osseo, muscolare, nervoso e psicologico di una persona.

Tra il 1917 e il 1926 Voronoff testò la sua teoria sugli animali, effettuando più di 500 trapianti su montoni, capre, pecore, cavalli e tori. Secondo le sue osservazioni, gli animali più anziani trapiantati con i testicoli degli animali più giovani riacquistavano il vigore perduto.
Nel 1920, Voronoff condusse il primo trapianto di testicoli su un uomo senile di 74 anni.

Il dottore francese prese il testicolo di una scimmia e lo tagliò a strisce larghe pochi centimetri e spesse un paio di millimetri. Voronoff ha quindi attaccato il tessuto del testicolo nello scroto del paziente. La sottigliezza dei campioni di tessuto ha permesso al tessuto estraneo di fondersi completamente con il tessuto umano. Voronoff ha affermato che la sua procedura non solo avrebbe restituito al paziente energia e vigore giovanili, ma avrebbe curato anche la senilità e migliorato la memoria.
Al Congresso internazionale dei chirurghi a Londra nel 1923, Voronoff ha entusiasmato gli ospiti riuniti con la sua soluzione apparentemente innovativa per l’invecchiamento.
Il trattamento di Voronoff era diventato estremamente popolare e molti milionari vollero sottoporsi alla procedura. Ben 45 chirurghi hanno iniziato a utilizzare le tecniche di Voronoff in vari paesi come Stati Uniti, Italia, Russia, Brasile, Cile e India. Tra il 1920 e il 1940, circa 2.000 persone finirono sotto i ferri, di cui 500 nella sola Francia.
Per far fronte all’incredibile aumento della domanda, Voronoff aprì un allevamento di scimmie in una villa che aveva acquistato sulla riviera italiana e affidò a un ex guardiano di animali da circo la cura dei primati. Il castello Voronoff, come venne chiamato, era dotato anche di un piccolo ospedale dove il medico poteva eseguire gli innesti.

Voronoff non ha limitato i suoi interventi chirurgici agli uomini. Ha anche trapiantato ovaie di scimmia alle donne nella speranza di ripristinare la loro giovinezza. Voronoff ha riferito di aver condotto un trapianto su una donna brasiliana di 48 anni, e quattro mesi dopo l’intervento la donna aveva perso 16 chili e i suoi muscoli erano diventati forti e la sua pelle aveva riacquistato elasticità e lucentezza. Due anni dopo, quando Voronoff l’ha incontrata, sembrava una giovane di 35 anni, affermò.
Voronoff ha anche provato l’esperimento inverso, trapiantando l’ovaio di una donna su una scimmia per poi cercare di inseminarla con sperma umano, cosa che non ha funzionato.
Il successo di Voronoff gli ha offerto uno stile di vita sontuoso. Quando soggiornava a Parigi, Voronoff occupava l’intero primo piano di uno degli hotel più costosi di Parigi, circondato da un seguito di autisti, camerieri, segretarie personali e due amanti.

Nonostante i suoi migliori tentativi di spargere la voce sui veri effetti di questi innesti e sui loro benefici, la carriera di Voronoff si interruppe bruscamente quando fu costretto a terminare i suoi esperimenti sotto la pressione della comunità scientifica, che mise in dubbio i risultati delle sue operazioni.
Quando Voronoff ha intrapreso il suo lavoro, non si sapeva nulla dei meccanismi di rigetto o dell’azione del sistema immunitario. Il concetto di ormoni non era del tutto compreso e non si sapeva nulla del loro ruolo. Nel suo libro The Monkey Gland Affair, l’esperto chirurgo dei trapianti David Hamilton spiega come il tessuto animale inserito in un essere umano non verrebbe assorbito, ma immediatamente rifiutato, lasciando un tessuto cicatriziale, che potrebbe indurre una persona a credere che l’innesto sia ancora al suo posto.
Quando il testosterone fu isolato per la prima volta nel 1935, Voronoff accolse con favore la notizia perché si aspettava che questa nuova scoperta avrebbe dimostrato le sue teorie. Tuttavia, quando il testosterone veniva iniettato negli animali, non li ringiovaniva, né prolungava la vita. La notizia lasciò Voronoff deluso e fu molto ridicolizzato dalla stampa. Negli anni ’40, Kenneth Walker, un eminente chirurgo britannico, descrisse il trattamento Voronoff come “non migliore dei metodi di streghe e maghi”.
Quando Voronoff morì nel 1951, pochi giornali pubblicarono il suo necrologio. Negli anni ’90, alcuni scienziati hanno persino accusato Voronoff di essere responsabile dell’introduzione del virus dell’HIV nella specie umana, ma tale affermazione è stata successivamente smentita.
Recenti scoperte hanno dimostrato che le gonadi hanno un’enorme influenza sul comportamento umano e che la scoperta ha costituito la base di molte terapie moderne, compresa la strategia anti-invecchiamento di sostituire gli ormoni, che diminuiscono con l’età, per ripristinare la vitalità fisica associata alla giovinezza.
Nel novembre 1991, una delle riviste mediche più antiche del mondo, “The Lancet”, suggerì di riaprire gli studi di Voronoff sulle ghiandole delle scimmie.
Fonte: Atlas Obscura / Vice