
Nella storia dell’uomo l’arte a avuto sempre un posto più in alto di ogni cosa, anche della religione. Vi immaginate cosa sarebbero le religioni, ad esempio, se non si fossero servite dell’arte per raccontarsi nei secoli? Sarebbero forse meri racconti di un semplice libro.
L’arte racconta sensazioni, emozioni e stati d’animo senza l’uso della parola. È universale in quanto chi ne gode non ha bisogno di nulla se non della possibilità di goderne coi propri sensi. Non conta conoscere una lingua o conoscere la storia, quando un’opera d’arte si rende universale tutti possono percepirne il medesimo messaggio.
Un’opera che mi ha colpito particolarmente per il suo modo perfetto di comunicare il messaggio è questa:
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Si intitola Stress ed è stata realizzata da Yoan Capote
Yoan, scultore Cubano, è un artista che unisce parti del corpo a materiali inanimati, come il cemento appunto. In quest’opera (che di fatto sembra far parte di una serie) l’artista ha tagliato una colonna di cemento inserendo lungo il taglio dei “denti d’oro”.
L’opera si rifà al movimento che spesso viene associato allo stress, ovvero il digrignare i denti. Il peso della vita che sarà e quello della vita che è stata si trasforma in qualcosa di statico, di pesante, di immobile. Sembra dirci che i problemi esistono sempre e l’unico modo per risolverli è affrontarli con equilibrio. Anche se quest’ultimo sembra così doloroso rappresentato in questo modo.
Il solo osservare quest’opera trasmette perfettamente l’agonia e il dolore dello stress continuo, senza sosta.

In un’altra sua opera Yoan Capote sembra aver utilizzato denti veri forniti dai dentisti locali e non. In quel caso una palla di pietra rotola su un letto di denti posizionati dritti.
Lo stress come dolore fisico, sempre presente e mai lieve. Complimenti a Yoan Capote. Se volete potete acquistare la sua opera Stress, il prezzo è su richiesta.

Fonte: yoan-capote.com